I robot-cani sono tra noi: fabbriche, salvataggi e… guerre?
I cani robot stanno spuntando ovunque: dalle fabbriche alle zone di guerra. Non abbaiano, non fanno la pipì sul tappeto, ma ti portano via il lavoro… o ti salvano la vita.
Cosa fanno?
Hanno quattro zampe e tanta voglia di fare: i “caninoidi” sono perfetti per i lavori noiosi, faticosi o troppo rischiosi per gli umani. Li trovi a ispezionare impianti industriali, eliminare pericoli o aiutare nei soccorsi dopo un disastro.
In UK hanno già fatto test per usarli come anti-bomba. A Singapore, accompagnano persone con disabilità visive. Persino Trump li usa per la sicurezza a Mar-a-Lago.
In pratica: vigilantes metallici con un’anima da nerd.
Spot, il cane robot più famoso
Il più celebre? Spot, il quadrupede giallo di Boston Dynamics, adottato da aziende di mezzo mondo. È atletico, stabile anche su terreni sconnessi e sempre in ascolto (via AI ovviamente, niente coccole).
E se scivola?
Niente panico. I suoi “addestratori digitali” lo fanno allenare in ambienti virtuali per insegnargli a muoversi anche su pavimenti scivolosi o terreni difficili. Come un cane che fa parkour.
Ok, ma sono anche carini?
Dipende. In Cina li vestono come pupazzi e li portano a spasso. Quelli usati per fare la guardia, invece, sicuramente sono meno “coccolosi”. Ma ormai, anche la sicurezza è a 4 zampe robotiche.
Il lato Black Mirror
Non tutto è così tenero. Alcuni modelli sono armati e impiegati in esercitazioni militari (in Cina), o in guerra (in Ucraina). E qui scatta il mood da “Minority Report”: automi con fucile integrato? No grazie.
La novità? Cani robot anfibi
In Cina hanno pure creato un cane robot che… nuota. Sì, davvero. Va più piano che a terra, ma il movimento ricorda il cane a mollo che sguazza felice. Solo che pesa 50 kg ed è fatto di metallo.
Conclusione?
I cani robot non sono più un giocattolo futuristico: sono qui, fanno il loro (strano) lavoro e lo fanno pure bene. Basta solo che non inizino a comandarci. Per adesso. 🤖🐕