Walmart cresce, ma con meno dipendenti
L’azienda più grande d’America per numero di dipendenti sta macinando record su record: più vendite, più negozi, più valore in Borsa. Ma una cosa diminuisce: il numero di lavoratori.
Meno persone, più incassi
Alla fine del 2024, Walmart contava 2,165 milioni di dipendenti nel mondo. Sono quasi 70.000 in meno rispetto a cinque anni fa, nonostante in quello stesso periodo i ricavi siano cresciuti di oltre 150 miliardi di dollari. Negli Stati Uniti, i dipendenti sono circa 1,6 milioni: praticamente la stessa cifra da dieci anni.
Automazione e ecommerce al centro del cambiamento
Analisti e critici concordano: è il boom dell’ecommerce e l’automazione dei processi (dalla logistica all’etichettatura dei prezzi) a permettere a Walmart di fare di più con meno. L’intelligenza artificiale sta accelerando tutto ciò.
Il CEO Doug McMillon assicura che “i compiti cambieranno, ma continueremo ad assumere molte persone”. Tuttavia, gli stipendi sono cresciuti meno dei ricavi e i sindacati parlano di una strategia per spremere sempre più produttività da ogni ora lavorata.
I nuovi mega magazzini robotici
In Texas, Walmart ha aperto due nuovi centri ipertecnologici: uno per lo stoccaggio refrigerato di cibi freschi, l’altro per l’evasione rapida degli ordini online. In totale, oltre 2 milioni di piedi quadrati gestiti da 1.250 dipendenti. Alcuni processi che prima richiedevano ore, ora si completano in meno di 30 minuti. Anche l’imballaggio è automatizzato: un algoritmo calcola la misura esatta del pacco per ogni ordine.
Più tecnologia, meno sedi, meno lavoratori
Nel 2020 Walmart aveva 40 centri di evasione ecommerce negli USA. Ora sono 29. Alcune aperture hanno sostituito vecchi impianti, causando anche tagli al personale. Nonostante le promesse di creare posti di lavoro in cambio di sconti fiscali, non tutte le sedi hanno rispettato i criteri.
E nel negozio fisico?
Anche nei supermercati classici, la logistica ottimizzata consente di liberare personale da dedicare ad altre aree. Nel frattempo Walmart ha chiuso attività meno efficienti in Argentina e Giappone (50.000 lavoratori in meno). E ha aumentato stipendi e bonus per trattenere dipendenti nel mercato post-pandemico.
Un futuro tech ma con persone al centro?
“Molti dei lavori di oggi non esistevano pochi anni fa” ha detto Donna Morris, chief people officer. “Ma saranno sempre le nostre persone, con passione e impegno, a guidare il successo di Walmart”.
La domanda resta aperta: è possibile far crescere il retail senza lasciare indietro chi ci lavora?